ABHYANGA il rito di rigenerarsi

20 Dicembre 2025 – Mara

Oltre il Massaggio: Perché l’Abhyanga non è un semplice trattamento di 40 minuti

Siamo abituati a pensare al massaggio come a una parentesi veloce: 40 minuti in un centro estetico, un po’ di olio profumato, e poi di corsa di nuovo nel traffico. È piacevole, certo, ma è come bere un bicchiere d’acqua quando si ha una sete profonda: placa il sintomo, ma non nutre le radici.

Nell’Ayurveda, la medicina millenaria indiana, esiste una tecnica chiamata Abhyanga. E se sei abituato ai trattamenti standard, preparati: questo è qualcosa di completamente diverso.

1. Non è un massaggio, è un “Oliatura” dell’Anima

Il termine Snehana, che indica l’applicazione dell’olio nell’Ayurveda, significa letteralmente anche “Amore/Tenerezza”. Nell’Abhyanga non usiamo una crema generica, ma grandi quantità di oli caldi medicati, scelti in base alla tua costituzione (i Dosha). La pelle non viene solo sfiorata: viene nutrita. Il corpo “beve” l’olio, portando nutrimento ai tessuti profondi, alle ossa e al sistema nervoso.

2. Il Tempo: Il lusso della lentezza

Mentre un massaggio estetico deve rientrare in una tabella di marcia serrata, l’Abhyanga richiede tempo. Non si tratta solo di manovre muscolari; è un processo di detossinazione (Ama).

Perché funzioni, il corpo deve entrare in uno stato di rilassamento profondo, quello che noi chiamiamo il “silenzio interiore”. Solo allora il sistema nervoso si calma davvero e lo stress accumulato nelle cellule inizia a sciogliersi.

3. La sapienza dell’Ashram BodaiShin

Praticare l’Abhyanga nel nostro Ashram non è come entrare in una cabina di estetica. È un passaggio di soglia.

  • L’ambiente: Il silenzio del giardino e l’energia dello spazio yoga preparano la mente ancora prima che il trattamento inizi.
  • La tecnica: Ogni movimento è studiato per seguire i flussi dell’energia vitale (Prana), aiutando a sciogliere non solo i nodi fisici, ma anche i blocchi emotivi che spesso si manifestano come stanchezza o ansia.

4. Perché sceglierlo se non ami la pratica attiva?

Non tutti amano sudare sul tappetino o sfidare la gravità con le Asana. Ma lo Yoga è unione, e l’Abhyanga è la “via passiva” verso quell’unione.

Ricevere un trattamento Abhyanga significa permettere a qualcun altro di prendersi cura del tuo tempio. È lo Yoga per chi ha bisogno di essere sostenuto, coccolato e profondamente rigenerato.

Il mio consiglio: Se sei abituato ai trattamenti “mordi e fuggi”, concediti il lusso di scoprire cosa succede quando il tempo si ferma e il corpo viene onorato come un tempio.

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