DHARANA CONCENTRAZIONE
9 Ottobre 2019 – Mara
Nel nostro quotidiano la mente è distratta da suoni, rumori, preoccupazioni, intrattenuta costantemente da TV , iphone , ipad, video e sottofondi musicali ovunque.
Quando la mente è distratta sparisce ogni capacità di concentrarsi, di percepire l’ambiente intorno a noi, di sentire i messaggi che il nostro corpo a volte ci urla; sempre più soffriamo di disturbi legati all’incapacità di rimanere fermi, di riposare, di staccare la spina e spegnere gli interruttori.
Cosa c’entra questo con lo Yoga?
Quando assumo un Asana (posizione) esprimo un’intenzione, faccio assumere al mio corpo una forma (il più possibile comoda) e ci porto la mia attenzione, la mia concentrazione.
Per fare bene una cosa e pertanto , nel nostro caso, per fare bene YOGA devo metterci:
Intenzione Consapevolezza Potenza
Il nostro corpo ha bisogno di una costante presenza della mente, perchè dove va la mente va il Prana (la mia vitalità), se la mente si allontana percepiremo il nostro corpo solo quando ci manderà messaggi di dolore:
mi fa male il collo e allora sento che ho il collo! Mi slogo una caviglia e percepisco l’importanza della caviglia!
Lo Yoga aiuta a percepire il proprio corpo non solo quando ci sono fastidi ma sempre, imparando a leggere i suoi segnali, così preziosi per la nostra salute.
Ma come si fa a portare la mente nel corpo?
Uno dei modi utilizzati dall’ Hatha Yoga è lo STIRAMENTO :
stirare i muscoli per allungarli è l’azione più amata dal nostro corpo ed infatti lo stiramento mattutino è cosi piacevole proprio perché porta la mente nel corpo che in questo modo si risveglia. Lo stiramento è consapevolezza della propria forza muscolare senza lo sforzo dell’azione.
Lo stiramento lieve appartiene all’elemento ACQUA, al secondo CHAKRA, alla sede del piacere ed infatti con questo gesto creo piacere nel corpo; osservate la voluttà con cui un bambino appena sveglio si stira, è meraviglioso come tutto il corpo, compreso l’espressione del viso, si gode questo magico momento di risveglio.
Ed in modo inconsapevole!
E’ la pura forza della natura che agisce nel bambino, noi adulti invece dobbiamo portarci la nostra mente, la nostra consapevolezza perché la nostra natura con il passare degli anni l’abbiamo sepolta sotto abitudini, convenzioni, esperienze di vita.
Gli Asana nello YOGA ci fanno star bene, ci danno benessere, piacere , quando faccio Yoga metto in ordine il mio mondo MENTE CORPO PRANA e riporto la mente alla sua funzione principale: entrare nel corpo attraverso il PRANA.
MA COSA FA LA MENTE QUANDO ESEGUIAMO UN ASANA ?
All’inizio è distratta dalla percezione del corpo, dalla novità, dalla difficoltà, poi nell’immobilità la mente crea uno schema per memorizzare la posizione e rimanerci con lo sforzo minore.
Questo schema ci permette di eseguire l’asana senza pensarci, quasi automaticamente: da un lato è positivo, perché il corpo sa cosa fare e posso usare la mente per passare a livelli successivi di difficoltà (ma solo se sto comoda come un re sul suo trono!), dall’altro non dovrò usare il mio schema mentale in modo meccanico perché in questo caso azzero la funzione della mente.
Proprio per questo occorre lasciare il tempo di assimilare una posizione, il tempo di vederne gli effetti su una parte del corpo, altrimenti se ci sono troppe informazioni la mente non riesce a costruire uno schema.
La pausa, permette alla mente di capire ciò che il corpo ha eseguito, ci dà il tempo di capire i cambiamenti del corpo, le sensazioni di calore, le differenze tra le zone che si sono attivate e quelle che sono rimaste ferme.
Molto spesso il valore di un asana si coglie quando si scioglie l’asana e si rimane in ascolto del proprio corpo.