Umiltà e Asana🕉
Quando si vuole sapere di più su un argomento si cercano informazioni su libri, articoli, social, con la convinzione che più informazioni abbiamo più ne sappiamo.
Accade così anche per lo YOGA, chi si avvicina per la prima volta alla pratica ha spesso letto qualche testo o articolo al riguardo per farsi almeno un’idea sull’argomento, c’è chi è documentatissimo e da subito chiede riscontri e conferme.
Nel mio centro MARAYOGA, da sempre, tengo una piccola libreria con diversi tipi di testi a disposizione per gli allievi, a volte capita che qualcuno mi chieda di poterli fotografare o leggere ed io sono sempre entusiasta quando succede!
Quando mi vengono riportati chiedo sempre due cose: “l’hai letto tutto? e “hai messo in pratica qualche insegnamento? ”
La prima risposta è quasi sempre affermativa, la seconda invece è un insieme di silenzi, domande e giustificazioni…. insomma quello che gli allievi non osano dire è: no.
Se sei arrivato fino qui ti racconto un aneddoto molto divertente che mi ha coinvolta in prima persona
Anni fa, nel pieno del mio percorso per diventare insegnante, ho avuto l’opportunità di partecipare ad un seminario intensivo di 2 giorni con un famoso YOGI 👉 scopri di più
La platea era composta per la maggior parte da insegnanti o studenti perchè il maestro era famoso per il suo rigore, la sua immensa esperienza e per la purezza della sua pratica. Tutti avevamo da scrivere, alcuni quaderni e penne, altri tablet e pc, molti il registratore, insomma eravamo sul pezzo per non perdere nemmeno una parola del maestro.
Per tutta la parte teorica il maestro ci lasciò nella nostra frenesia da documentazione continuando a raccontare le origini, la tradizione e la sua personale visione dello YOGA dopo anni di insegnamento.
Poi arrivò il momento della pratica e tutti, nel risicato spazio tra un tappetino e l’altro, avevamo già incastrato i nostri dispositivi con l’intenzione di praticare con un occhio e una mano e di scrivere con gli altri due !
Obiettivo portarsi a casa tutte le pratiche complete per poi praticarle ed insegnarle.
Dopo 15 minuti di pratica il maestro si fermò, scese dai 3 gradini che lo separavano da noi, ci guardò attentamente e disse:
” cosa state facendo? se continuate a scrivere la pratica non fate la pratica. Se non vivere l’esperienza della pratica godendola appieno con tutti i sensi non potete apprenderla veramente. Rimane un concetto astratto non incarnato. Ecco, vi chiedo un atto di umiltà per aprirvi alla pratica, vedrete che alla fine non avrete perso nulla, ma guadagnato tutto”
Vi ho raccontato questa esperienza intima, che ancora oggi mi emoziona, per dirvi che la conoscenza è importante e sacrosanta, ma se vogliamo che diventi anche utile dovrà unirsi alla pratica con costanza e umiltà .
Lo YOGA ci insegna ad integrare questi aspetti e non a separarli.
Allora se volete sapere qualcosa in più su qualsiasi argomento, documentatevi ma poi provate a fare, a sporcarvi le mani, integrate il sapere con il saper fare, imparando anche da chi lo sa già fare!
Per facilitarvi il compito e per dare a tutti uno strumento facile e accessibile ho creato il canale MARAYOGA su whatsapp con l’intento di unire teoria e pratica YOGA .
L’immagine che mi viene in mente è lasciarvi un piccolo seme (bija) come tanti steli dei soffioni che volano verso di voi .
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OM SHANTI 🕉
MaraÂ